Giappone, uccise 333 balene in soli quattro mesi

balene

A dispetto delle richieste delle Nazioni Unite il Giappone ha riaperto la caccia alle balene nell’Oceano Antartico, uccidendo più di 300 balene, tra cui 200 femmine in gravidanza. Il Giappone ha definito tale attività come parte di una ricerca scientifica, nonostante sia ormai noto il fatto che la cosiddetta attività di caccia a fini scientifici  altro non sia che una copertura per la caccia commerciale. La balena è infatti molto apprezzata sulle tavole giapponesi, ma molti altri sono i fini per cui viene utilizzato il cetaceo, come olio e altri prodotti per la produzione di farmaci.

Quattro navi dell’Istituto di Ricerca sui Cetacei del Giappone sono rimaste nella regione antartica per un periodo di circa 115 giorni a partire dal 1 dicembre dello scorso anno. In questo periodo di quattro mesi, la flotta è riuscita a catturare 333 balenottere minori.

In questa battaglia sulla conservazione della specie, benché molti stati condannino l’attività del governo giapponese, l’Australia sembra sia l’unico a volersi impegnare seriamente.
Darren Kindleysides, direttore dell’Australian Marine Conservation Society, ha detto che l’estate 2014/15 è stata la prima volta in 70 anni, in cui il Giappone ha bloccato il suo programma di caccia alla balene, ma adesso l’attività di caccia è ripresa con maggiore fermento. Ha detto anche che i maggiori esperti internazionali in Australia avevano esaminato il nuovo programma di ricerca scientifica del Giappone di quest’anno e hanno trovato che si trattava solo dell’ennesimo pretesto per uccidere le balene, il che costituisce ovviamente una violazione del diritto internazionale.

Il governo australiano nel mese di dicembre ha descritto la decisione del Giappone di riprendere la caccia alle balene durante l’estate (l’estate australiana corrisponde al nostro inverno) come “profondamente deludente” e ha cercato di sollevare preoccupazioni ai più alti livelli del governo giapponese. E aveva annunciato inoltre che avrebbe preso in considerazione l’invio di una nave pattuglia doganale verso l’Oceano Antartico al fine di tenere sottocchio l’attività delle baleniere giapponesi.
Il risultato dell’attività di monitoraggio è più preoccupante del previsto e nessun organo internazionale sta cercando di mettervi fine.

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Antonino Maniscalco
Sono appassionato di cucina vegana, mi piace molto il cinema d'essai, ma guardo con curiosità anche alle nuove provenienti da Hollywood. Mi interesso ai fatti quotidiani, mi piace scrivere vicende che spaziano dalla cronaca nera alla rosa.