FBI sotto attacco da parte di ignoti. Un gruppo di hacker, con una mossa a dir poco sorprendente, sembra sia riuscito a bucare i sistemi di sicurezza della difesa, riuscendo a pubblicare le informazioni di ben 20.000 tra agenti e dipendenti dell’FBI, appena un giorno dopo la pubblicazione dei dati di quasi 10.000 dipendenti di un altro importante corpo di sicurezza degli USA, il Department of Homeland Security.

Gli hacker sostengono di essere riusciti a mettere la mani sui profili degli agenti bucando un database del Dipartimento di Giustizia.
Le informazioni contengono nomi, titoli, numeri di telefono e indirizzi e-mail. Dopo gli hacker ha pubblicato i dati sui dipendenti DHS Domenica, hanno twittato, “Bene gente, sembra likeTheJusticeDept abbia finalmente realizzato che il loro computer è stato violato dopo 1 settimana.”

Il Dipartimento di Giustizia sta ora indagando, cercando di risalire all’identità dell’hacker, ammesso che sia uno, e al modo in cui è riuscito a violare i sofisticati sistemi di sicurezza telematici.
Intanto però il portavoce del Dipartimento di Giustizia, Peter Carr, apparso alla CNN, ha detto che al momento non sembra ci sia una violazione di informazioni sul personale privato, così come per i numeri della Previdenza Sociale.

“Il dipartimento sta esaminando l’accesso non autorizzato di un sistema gestito da uno dei suoi componenti contenenti informazioni di contatto dei dipendenti”, ha detto Carr. “Questo accesso non autorizzato si posa sotto inchiesta; tuttavia, non vi è alcuna indicazione in questo momento che ci sia stata alcuna violazione dei dati personali sensibili. Il dipartimento prende molto sul serio e sta continuando a distribuire le misure di protezione e di difesa per salvaguardare le informazioni. Qualsiasi attività che è dichiarata essere di natura penale sarà riferita alle forze dell’ordine per le indagini. ”

L’hacker, o gli hacker, intanto continuano a provocare i funzionari federali dell’FBI, twittando, “Quando il governo degli Stati Uniti non si renderà conto che non ci fermeremo fino a quando non avrà tagliato i rapporti con Israele“.