I droni sono sempre più popolari in Italia, tuttavia non sempre possono essere fatti volare e per farlo è necessario un patentino.
Anche se sono in circolazione già da diversi anni, non tutti conoscono le regole di comportamento per utilizzarli al meglio e senza rischi.
Prima di mettere un volo un drone bisogna aver chiaro che esistono delle limitazioni in fatto di potenza, il carico, la velocità, le zone di volo e anche il motivo per cui li stiamo facendo volare.
I droni non sono tutti uguali, ma esistono di vari tipi: non solo variano a seconda della grandezza e della velocità, ma anche dal punto di vista tecnologico in base alle azioni che possono svolgere.Esistono veicoli più piccoli che sono più lenti e possono coprire meno distanze e droni che invece sono dei veri e propri elicotteri in miniatura che sono in grado di alzarsi dal suolo di diverse centinaia di metri, percorrere lunghi tratti e volare molto velocemente.
Per pilotare un drone mi serve avere la patente?
Chiaramente per i droni più piccoli che possono rientrare nella categoria dei giocattoli radiocomandati non serve avere alcuna licenza. Tuttavia quando si acquistano veicoli più prestanti, magari dotati di telecamere, è necessario munirsi di una licenza e rispettare le regolamentazioni europee.
La “patente” in questione è in realtà un certificato per i droni stabilito dall’Unione Europea.
Per droni di peso compreso tra 500 grammi e 2 kg basta il certificato supplementare A2, mentre per quelli di peso maggiore (che arrivano fino a 25kg) è necessario avere il certificato base A1/A3. Per ottenere il certificato bisogna presentare domanda attraverso il modulo specifico sul sito dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Droni: ecco le regole da rispettare per non avere multe salate
Le regolamentazioni per i droni sono state stipulate per evitare problematiche a livello di privacy e sicurezza. Per poter mettere in volo un drone bisogna assicurarsi che questo resti sempre nel proprio campo visivo e che non superi l’altezza massima di 120 metri.
Per quanto riguarda le zone esistono delle “no-fly zone” in Europa sulle quali è severamente vietato sorvolare con i propri droni.Queste zone sono ad esempio gli aeroporti dove i droni possono causare serie problematiche agli aerei e alle torri di controllo oppure le zone militari che sono inaccessibili da ogni punto.