Per Jon Butterworth, un professore di fisica presso l’University College di Londra, al CERN esiste il problema dell’omofobia, e che inoltre il mix di culture diverse operanti presso il centro ha reso più difficile affrontare il problema. Secondo il Sunday Times, gli scienziati del CERN dichiaratamente lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) avrebbero ricevuto delle e-mail offensive, mentre parecchie scritte anti-gay sono state poste sulle bacheche degli annunci.
Il professor Butterworth ha dichiarato: “Sono un uomo bianco etero. . . ma ho visto i post e sono rimasto abbastanza scioccato. Si tratta di un problema che alcune persone al CERN sperano solo vada via, in modo che possano concentrarsi sulla scienza. Ma quando il problema diventa evidente deve essere affrontato. La sfida in più che il CERN si trova di fronte è quella di avere un insieme diversificato di persone. Queste non solo provengono da culture diverse, ma anche da istituzioni diverse nei diversi paesi in cui a volte le norme sono differenti. A ciò si aggiunge il problema che non tutte le persone al CERN sono impiegate dal CERN, ma da parte delle università di tutto il mondo in modo tale da rendere i problemi più difficili da affrontare“.
Un ricercatore è stato formalmente richiamato dopo essere stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre deturpava dei manifesti LGBT le scritte offensive: su alcuni di essi compariva la parola “Schwein” (dal tedesco ‘maiale’), oppure altri venivano direttamente strappati; secondo alcuni ricercatori il fatto va avanti ormai da anni.
“La continua deturpazione dei nostri manifesti è una campagna inaccettabile di odio e di intolleranza“, ha detto Aidan Randle-Conde, un fisico britannico che ha fondato il gruppo LGBT del CERN nel 2010. “Quando ho scoperto che il CERN non aveva alcun gruppo LGBT, sono rimasto scioccato e mi sentiva molto triste… Io non so chi sia il responsabile, anche se è probabilmente sia opera di un gruppo ristretto di persone. Il pomo della discordia è che l’associazione del personale del CERN si è rifiutata di lasciare che il gruppo LGBT Cern diventi ufficiale. L’associazione riconosce già più di 50 gruppi, ma ha reso noto che la sua politica della diversità non ha permesso la “nascita di gruppi di interesse che promuovono le comunità particolari“.