Libero arbitrio? E’ solo un trucco del cervello

libero arbitrio

Il libero arbitrio cosa è in fin dei conti? A spiegarcelo basta un’approfondita disamina di carattere etico-filosofico oppure uno studio scientifico sarebbe più preciso? Tutti crediamo che ogni nostra scelta, anche la minima, si basi su questo libero arbitrio. Eppure ci sono dei meccanismi reconditi che sottendono ad ogni nostra decisione, tanto che persino la pi semplice risulta dettata da queste esigenze, cui siamo indissolubilmente legati e dipendenti.

Lo studio, condotto dai neuroscienziati presso la Yale University, e si applica solo alle scelte effettuate in brevi periodi di tempo. Ma hanno trovato prove sufficienti per dichiarare che noi tutti non prendiamo alcuna decisione prima che un’azione accada, anche se pensiamo che sia così.
Esattamente come funzioni il meccanismo del libero arbitrio non è ancora noto agli autori dello studio, ragion per cui si tratta al momento solo di un’ipotesi che ha bisogno di ulteriori test, ma i ricercatori di Yale sostengono che potrebbe rivoluzionare il nostro concetto di libero arbitrio, se nel tempo la loro analisi risultasse esatta.
Il test si è basato su un esperimento in cui gli autori hanno messo in luce i meccanismi di cui si compone una scelta prima di ogni azione. Chiedendo a 25 volontari di fissare la propria attenzione su cinque cerchi bianchi in posizioni casuali, apparsi sullo schermo del computer, tra i quali avrebbero dovuto indovinare quello che da lì a breve sarebbe diventato rosso.
Se non avevano abbastanza tempo, potevano semplicemente indicarlo, altrimenti dovevano rispondere “sì” o “no”: “sì” se avessero scelto il cerchio giusto, o “no” se avessero scelto quello sbagliato.
Hanno ripetuto il testo più volte: il risultato finale dice che hanno risposto “sì”, in media, solo il 20 delle volte. Ma quando i ricercatori hanno analizzato i risultati, hanno scoperto che gli studenti stavano indovinando più spesso – oltre il 30 per cento delle volte in cui i cerchi diventavano rossi velocemente.

Questo modello di risposta suggerisce che le menti dei partecipanti a volte avevano scambiato l’ordine degli eventi in consapevolezza, creando l’illusione che una scelta aveva preceduto il cambiamento di colore quando, in realtà, è stato distorto da essa“, spiega Adam Orso, uno degli autore di Yale.
Forse nei momenti in cui sperimentiamo una scelta, la nostra mente sta riscrivendo la storia, ci inganna a pensare che questa scelta – che è stata effettivamente completata dopo che le sue conseguenze sono state inconsciamente percepite – è stata una scelta che avevamo fatto per tutto il tempo“.

E così questa nuova ricerca giunge ad un risultato amaro e suggerisce che la nostra idea di ‘scelta di coscienza’ non potrebbe effettivamente esistere su una vasta scala, poiché il libero arbitrio in realtà non è niente di più che un giochetto del nostro cervello. Ovvero, in altre parole, noi non facciamo alcuna decisione libera, stiamo solo dicendo a noi stessi che l’abbiamo fatta.

Vota la news:
[Total: 2 Average: 5]

About the Author

Antonino Maniscalco
Sono appassionato di cucina vegana, mi piace molto il cinema d'essai, ma guardo con curiosità anche alle nuove provenienti da Hollywood. Mi interesso ai fatti quotidiani, mi piace scrivere vicende che spaziano dalla cronaca nera alla rosa.