Il Venezuela è sull’orlo del baratro. Il crollo dei prezzi del petrolio in combinazione con anni di cattiva gestione economica ha portato l’economia del Venezuela nel caos. A causa della svalutazione c’è scarsità di beni di prima necessità come latte e carta igienica. La crescita vertiginosa dei prezzi (soprattutto al mercato nero) ha gettato le persone nel panico. I guai del Venezuela sono ulteriormente aggravati dall’inflazione, da quando la Banca Centrale di Caracas ha cominciato a stampare moneta a tamburo battente la situazione è diventata drammatica. Tanto da costringere il Presidente Maduro a promulgare un Decreto di Emergenza Economica che avrebbe portato il paese a 60 giorni di stato d’emergenza per cercare di affrontare il collasso economico. Il Fondo Monetario Internazionale, contrastando i dati ufficiali, prevede una crescita dei prezzi del 720 per cento annuo nel Paese sudamericano, per il 2016. Secondo i dati ufficiali diffusi dal governo l’inflazione nel 2015 sarebbe stata al 141,5%. Sempre l’FMI teme un calo dell’8%, dopo il tracollo del 10% dell’anno passato. Gli analisti sono sempre più convinti che il Venezuela potrebbe andare in default entro la fine del 2016.
La crisi in Venezuela

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