Il muos non è pericoloso: questo l’esito degli ultimi rilevamenti. E i no muos insorgono

muos

Il muos non rappresenterebbe un rischio per gli abitanti della Sicilia: questo l’esito dell’ultima perizia sull’impianto militare di Niscemi, in provincia di Caltanissetta.
La perizia era stata ordinata dal consiglio di giustizia amministrativo ed è stata eseguita durante una tre giorni di test nei quali gli esperti hanno studiato l’impianto e gli effetti potenziali delle onde elettromagnetiche sui cittadini. Questo il verdetto pubblicato dal collegio:

“Le misurazioni evidenziano che i campi elettromagnetici irradiati dalle antenne paraboliche dell’impianto Muos raggiungono le decine di mV/m solo in un’area limitata a circa 200- 300 m direzione sud dalla piattaforma dell’impianto. Andando oltre quest’area di questa area, i valori del campo magnetico sono inferiori al centesimo di volt per metro.
Si precisa inoltre che le analisi effettuate nell’abitazione del Signor Terranova (punto di riferimento di contrada Ulmo, secondo quanto richiesto richiesto dai CTP) hanno evidenziato che i valori del campo magnetico sono simili a quelli del rumore di fondo ambientale.”

La relazione nelle sue 44 pagine sembra dunque essere a favore del muos, che – sempre in base a quanto riferito dagli esperti – non costituisce una minaccia ambientale.
Il consiglio di giustizia amministrativo aveva preteso per questa volta delle ricerche sul posto e non a distanza, come avvenuto in passato.

La pubblicazione di questa relazione ha infiammato l’animo degli attivisti no muos che per bocca dei propri avvocati hanno commentato come insulsi e inattendibili questi esami.
“Non c’è nulla di nuovo rispetto ai primi calcoli teorici compiuti dal precedente collegio, a distanza.”
Ha affermato Sebastiano Papandrea, uno degli avvocati che ha in mano la causa no muos.

Si tratta infatti – secondo gli attivisti – di calcoli che lasciano spazio a troppi punti interrogativi. I tecnici che hanno eseguito le rilevazioni nei tre giorni di test non avevano accesso al controllo remoto del muos e pertanto non conoscevano la potenza di trasmissione del muos stesso.
Quando il muos lavorerà a pieno regime, dicono i no muos, la sua potenza toccherà una potenza di 1600 w per parabola: molto più della potenza alla quale è stato studiato di circa 200/300 w a parabola.

Il muos è da tempo al centro di feroci contestazioni. Gianfranco Zanna, a capo di legambiente Sicilia, ha manifestato il suo aperto dissenso verso i risultati pubblicati dal collegio di tecnici.
“Si tratta di studi privi di alcun rilievo scientifico. Se qualcuno pensa, alla luce di questa relazione, di poter ripristinare un progetto abusivo ed illegale, si sbaglia di grosso. Il muos rimane un’opera abusiva, costruita all’interno di una riserva naturale che solamente l’arroganza di chi l’ha progettato e l’omertà di chi ha taciuto hanno consentito che si attuasse. Noi non nasconderemo questa verità.”

Le analisi sul muos sono state disposte dal consiglio di giustizia amministrativo dopo che il ministero della difesa aveva fatto ricorso sulla sentenza del tar, che aveva accolto la richiesta della regione siciliana di giudicare illegittimo il muos.

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