Foresta amazzonica, satelliti di Google per monitorare attività illegali

foresta amazzonica

Adesso tramite nuove immagini, rilevate tramite sistemi satellitari, è possibile individuare i taglialegna quando questi abbattono ampie zone della foresta amazzonica illegalmente, illegalmente in Perù. Il programma, chiamato Global Land Analysis and Discovery (Glad) alerts è stato lanciato da un gruppo di scienziati dell’Università del Maryland in collaborazione con Google. I tecnici hanno hanno svolto un lavoro trasversale per migliorare il monitoraggio della deforestazione tropicale, attraverso sistemi più accurati. E ora tramite l’utilizzo di questo nuovo sistema di mappatura satellitare, i governi in collaborazione con le società ambientaliste potranno individuare queste ed altri tipi attività illecite in tempo reale e con maggior precisione.
Secondo le previsioni degli ambientalisti e degli ecologi,  gran parte della foresta amazzonica sparirà entro il 2050, se le tendenze attuali di deforestazione continuano indisturbate. Ciò comporterà gravi squilibri al clima dell’intero pianeta, con un aumento delle emissioni dei gas serra, provocando anche l’estinzione di numerose specie animali, che nella foresta amazzonica trovano il loro habitat.

Il Global Land Analysis and Discovery (Glad) alerts utilizza un algoritmo per analizzare gli aggiornamenti settimanali delle immagini satellitari e invia le notifiche automatiche sulle nuove attività di registrazione.
Questo è un punto di svolta“, Matt Finer del gruppo ambientalista Amazon Conservation Association, ha salutato con gioia il supporto fornito dall’Università del Maryland e da Google.
La sua organizzazione traccia il disboscamento illegale in Perù, con l’invio di immagini della deforestazione ai politici, agli ambientalisti e ai funzionari di governo per cercare di proteggere la foresta amazzonica.
In passato il gruppo si affidava sostanzialmente al lavoro diretto sul campo, ascoltando anche quanto i testimoni, gente locale peruviana, era disposta a comunicare circa le attività illegali nelle aree di confine tra le fasce antropizzate e le propaggini della foresta amazzonica.

La foresta amazzonica deve essere protetta

Con questi nuovi dati siamo in grado di concentrarci su come ottenere informazioni utili per i politici. E abbiamo visto quanto possano essere potenti queste immagini“. Ha detto Matt Finer, citando un recente caso in cui la Amazon Conservation Association ha potuto individuare l’attività illegale di alcuni cercatori d’oro, che disboscavano impunemente aree protette della foresta.
Adesso l’attività di salvaguardia sarà più efficiente e pronta alle emergenze. Ciò fa ben sperare che forse la foresta amazzonica può essere ancora salvata.

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Giovanni Conti
Sono Giovanni Conti, un 28 enne appassionato di scienza e tecnologia con una laurea in ingegneria gestionale, nutro da sempre la passione per il giornalismo informativo riguardante tutte le innovazioni scientifiche e tecnologiche, che puntano ad un miglioramento della qualità della vita e più in generale all'ampliamento dello scibile umano.

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