È morto Ettore Scola, addio al maestro del cinema italiano

È morto Ettore Scola, addio al maestro del cinema italiano.
Aveva 84 anni. Con i suoi capolavori ha raccontato l'Italia

Ettore Scola, uno degli ultimi di una generazione di grandi scrittori e registi italiani, è morto ieri nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma. Aveva 84 anni e si era ammalato domenica scorsa, e proprio da quel giorno era entrato in coma senza più svegliarsi. Scola è passato alla storia per film come “C’eravamo tanto amati” (1974), “Una giornata particolare” (1977 ) e “La cena” (1998). Scola fu tante cose: sceneggiatore, regista, con un passato da giornalista. La sua carriera nel cinema iniziò con la scrittura, partecipò infatti alla sceneggiatura de “Il sorpasso” con il regista Dino Risi e Ruggero Maccari. Da sempre impegnato nel sociale, ha, tra l’altro, fatto parte del governo ombra del Pci nel 1989 con delega ai Beni Culturali. Riconosciuto anche a livello internazionale, Scola aveva vinto il premio come miglior regista al Festival di Cannes con “Brutti, sporchi e cattivi” e condiviso il premio di miglior sceneggiatura per la “La terrazza” (1980). L’ultima opera di Scola era un tributo commovente al suo amico Federico Fellini dal titolo “Che strano chiamarsi Federico” presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2013. Il premier Matteo Renzi ha commentato con un tweet la morte di Scola che “lascia un enorme buco nella cultura italiana”. Scola lascia la moglie Gigliola e due figlie: Silvia, che è una sceneggiatrice, e Paola, che è una scrittrice e assistente alla regia. Il regista ci lascia 50 anni di ritratti italiani mentre con lui se ne va l’ultimo grande maestro della commedia italiana.

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