Nella sua intervista alla radio francese Europe, Charlotte Rampling, candidata agli oscar come miglior attrice per la sua performance in 45 anni, si era opposta alla proposta di Spike Lee di inserire “le quote nere” per concorrere alla prestigiosa vittoria degli Academy Awards.

Per il secondo anno consecutivo infatti fra i candidati alla vittoria di un premio oscar non figurano attori di colore. Spike lee e altri artisti di colore avevano quindi proposto di boicottare la cerimonia.
“Le statuette vanno a chi se le merita. Magari gli attori neri non si sono meritati di andare in finale. Perché dobbiamo necessariamente classificare le persone? Oggi siamo tutti bene integrati.”
Aveva replicato Charlotte Rampling nel corso della sua intervista.

Una dichiarazione che ha scosso il mondo dei media, le cui accuse di razzismo si sono riversate sull’attrice: a partire da Piers Morgan, fino ad arrivare a Chelsea Clinton il suo commento è stato aspramente criticato.
“Un commento offensivo e ignorante.”
Ha tuonato su Twitter la figlia del quarantaduesimo presidente degli Stati Uniti.
E così Charlotte Rampling ha pensato di chiarire le sue posizioni in merito, rilasciando un’intervista stamani a CBS news.

“Sono molto dispiaciuta che i miei commenti ad Europa 1 radio siano stati male interpretati. Io volevo semplicemente dire che in un mondo ideale, ad ogni performance saranno date pari opportunità di considerazione.
Mi ritengo molto onorata di far parte di questo grande gruppo di attori e attrici nominati quest’anno.”

Sarà sufficiente questo chiarimento da parte di Charlotte Rampling per placare la bufera?