Al termine dell’incontro Torino lazio di domenica 6 marzo, Lucas Biglia capitano biancoceleste si è spinto fin sotto la curva dei tifosi laziali che contestavano la squadra dicendo “Non possiamo, non possiamo fare di più”.

Le parole di Biglia sono apparse in un primo momento come una giustificazione alle sconsolanti prestazioni della squadra. Per dover di cronaca infatti Torino Lazio si è conclusa in parità, grazie ad un goal dello stesso Lucas Biglia su rigore.
Ma la Lazio si trova in ottava posizione in classifica, a distanza di ben 6 punti dal Sassuolo settimo, due squadre che ad inizio stagione avevano sicuramente ben altre prospettive.

Nei social dunque era rimbalzata la voce che il “non possiamo fare di più” detto dall’argentino ai propri tifosi si riferisse alla stagione laziale deludente, che non potrà più essere recuperata nelle ultime dieci giornate.
Se questo corrisponda al vero non lo sappiamo, ciò che è certo però è che stamani Lucas Biglia ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti la vera ragione delle sue parole.
“Non è vero ciò che hanno riportato ieri alcune testate, cioè che non possiamo fare di più in campo. Noi sappiamo cosa siamo in grado di dare.
Le mie parole al termine della partita di Torino erano riferite al fatto che non possiamo più andare dai tifosi sotto la curva. I tifosi chiedono spesso di ricevere una maglia o di stringerci la mano, si fanno tanti chilometri per vedere le nostre partite ed è triste non poterli accontentare. Io sono andato sotto il settore per dir loro che non possiamo più farlo. Questo è quanto successo ieri.”

Insomma, in base a queste ultime dichiarazioni non si tratterebbe quindi di un’ammissione di debolezza da parte dell’argentino ma di un messaggio di natura più pratica.
La Lazio, per quanto in campionato stia stentando rispetto alle attese della vigilia, è comunque ancora in lizza per l’Europa League.