Durante le commemorazioni in onore di Paolo Borsellino, presente anche Sergio Mattarella. Rosario Crocetta, al centro dello scandalo intercettazione, rimane a Castel Di Tusa
Giornata intensa oggi a Palermo, dove si è tenuta l’annuale commemorazione della strage di via D’amelio nella quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.
A presenziare alla cerimonia una gran folla e molte personalità del mondo politico, fra cui Angelino Alfano e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Proprio quest’ultimo ha abbracciato il figlio di Paolo, Manfredi Borsellino, al termine del suo discorso.
Manfredi, commissario di polizia, dedica importanti parole anche alla sorella, al centro dell’intercettazione pubblicata dal quotidiano L’espresso fra il medico Matteo Tutino e il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
“Mia sorella Lucia avrebbe voluto una sanità libera. Ecco perché si è dimessa.”
Rita Borsellino, sorella del magistrato, aveva caldamente espresso il desiderio di non avere Crocetta durante la cerimonia. Dalla casa di Castel di Tusa dove si trova, il presidente ha tuttavia fatto sapere tramite l’Ansa di essere rimasto sempre vicino a Lucia Borsellino e ha negato ancora una volta l’esistenza della telefonata accusatoria.
Crocetta ha assicurato che non intende dimettersi e che un’eventuale diffida da parte del PD farebbe solamente il gioco dei golpisti.
La procura di Palermo ha intanto continuato a smentire l’esistenza della telefonata. Al contrario, il direttore del quotidiano L’espresso ha ribadito l’assoluta certezza della fonte.
Angelino Alfano, nel suo discorso in via D’amelio, ha richiesto la pubblicazione dell’intercettazione da parte della magistratura, se essa ha mai avuto luogo.
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